domenica 17 novembre 2024

Dalla volontà di potenza all'indolenza frustrata


  A quei tempi, prima del diluvio, la gente continuò a mangiare, a bere e a sposarsi fino al giorno nel quale Noè entrò nell'arca. Nessuno si rese conto di nulla, fino al momento in cui venne il diluvio e li portò via tutti.

(Matteo 24: 37-39,42)


Nietzsche aveva torto. 

In giro non si vedono che maschi debosciati, finti boxeur che indossano t-shirt boxeur. Ipertrofie relative si ammucchiano in strada sfoderando tecnologie smart... ma è solo un artificio, l'ultimo fuoco fatuo stillante  dal cadavere dell'Occidente.

Tyson si fa suonare da un ventisettenne, per ingaggio e nostalgia. 

I suoi piccioni viaggiatori gli hanno consegnato il messaggio " RITIRATI!", ma lui niente, vuole incarnare quel senso americano della challenge che ha invaso ogni pertugio social, la stessa ridicola sfida  all'orso russo che per poco non ci trascinava in un olocausto nucleare... ma il pericolo non è ancora scongiurato.

Scemenza e arroganza dilagano, l'intelligenza e l'umiltà si sono ritirate per non offenderle.

Una certa claustrofobia unisce il diritto universale all'aborto agli hikikomori, un cordone virtuale piantato nel ventre di una Matrix sterile come un ossimoro materno.

                                                                 ♱servo inutile♱



venerdì 15 novembre 2024

Apologia modernista catto-eretica di Meister Eckhart

 


Eckhart fu il padre filosofico di Hegel e da Hegel a Marx il passo è stato breve.

(Anonimo)

Ancora una volta ci troviamo di fronte al tentativo di far rientrare dalla finestra ciò che la Chiesa aveva già identificato come chiaramente e indiscutibilmente eretico. Il metodo è subdolo, Padre Barzaghi non è certo un ingenuo; dire che: "...l'eresia non va a toccare la tipologia della persona santa, ma sono alcune proposizioni che suonavano come mal suonanti o alcune dichiarate direttamente eretiche ma in quanto estrapolate dal contesto nel quale erano collocate dal maestro Eckhart..." equivale a fare il giochetto di un debunker qualunque per cui tutto è relativo ad un sedicente e vago contesto generale per cui vale tutto, ossia vale ciò che la narrazione del momento riconosce come valido.

Al di là dell'apologia del soggetto in questione spicca il silenzio sui frutti malati che ha prodotto quel pensiero. Sappiamo che dalla mistica renana sono fioriti i Lutero, i Bohme e le teosofie paganeggianti e orientaleggianti tanto care a certi ambienti cultori della mano sinistra.
Addolora che un domenicano colto come il Padre ricorra a paralogismi e stratagemmi logici nel tentativo goffo e maldestro di "far star dentro tutto"  utilizzando giochi di prestigio e illusioni semantiche utili ad ingannare l'ascoltatore poco attento e poco scafato a certe trappole.
Notiamo in questi metodi e in queste dottrine comunione di intenti e affinità tra i teologi laici alla moda, vedi il Mancuso, piuttosto che eruditi ecclesiastici o professori come il Grillo. Troppe coincidenze per trattarsi solo di ingenuità e bonarietà. Il metodo è studiato, coordinato e finalizzato ad infiltrare e modificare il pensiero cristiano fin dalle sue fondamenta. Metodo tanto efficace quanto capace di infettare talvolta anche i più accorti, colpendo da punti diversi e su temi insospettabili ma comunque dirimenti.

                                                       Marcusenor




martedì 12 novembre 2024

Amore utopico o amore per l'utopia?


"Poeta, volontieri parlerei a quei due che 'nsieme vanno, e paion sì al vento esser leggieri".

(Divina Commedia Inferno Canto V, 73-75)

Il Corriere del Veneto ci informa che: "(...) l'affettività sarà presto materia a scuola in memoria di Giulia Cecchettin". La società che vanta di essersi de-cristianizzata ora vuole insegnare i valori dell'amore per via laica e psicologica inventandosi pretese etiche che nel mondo moderno occidentale sono state soppresse in nome dell'individualismo sfrenato, del narcisismo egolatrico e della competitività.

Una modernità atea che fa corsi di morale assomiglia sempre più alle teocrazie materialiste di stampo marxista, con tutto il corredo di ritualità comunitariste che pretendono di rimpiazzare l'Eterno, il trascendente, la Verità rivelata.

Un occidente sempre più vittima di sé stesso e della sua foia morale. Tentativi patetici e fallimentari di scrollarsi di dosso il "peccato" originale dell'essere. Il veleno giudaico perfettamente rappresentato dall'askenazita Kafka. Un uomo che non trova redenzione, condannato in eterno a vagare come homo viator scacciato dall'Eden, che non ha mai trovato casa nel mondo creato e donato da Dio. 

Persa la via della buona novella resta solo disperazione, morte spirituale, disorientamento e isolamento privo di qualsiasi forma di compassione e di amore autentico e profondo che proviene dal cuore ispirato dallo Spirito Santo.

Un amore che ama il prossimo, che ama i genitori, il coniuge, gli amici; un amore privo di utilitarismo, di opportunismo e di secondi fini. Amore che muove il nostro agire quotidiano, i rapporti e le relazioni affettive, lavorative e sociali così come ci è stato donato e trasmesso già duemila anni fa.

                                                     Marcusenor


domenica 10 novembre 2024

Saperi interrotti dalle start-up del nulla


Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finchè tornerai alla terra, perchè da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!"

(Genesi 3, 19-20)


Ormai è sotto gli occhi di chi vive il quotidiano, di chi non s'inventa un mondo che non trova collocazione e definizione alla voce realtà.

Nel giro di una generazione, 15/20 anni, proprio coloro che gridano alla morte della democrazia, abituati a farsi servire e a non sporcarsi le mani nei bassifondi del mondo reale, si dovranno turare il naso per i cessi intasati, girare con le torce a causa di impianti andati in corto, e a piedi per mancanza di meccanici.

L'artigianato, e in genere il lavorare, il fare contro il blaterare, si sta inabissando in un pozzo nero senza possibilità di ritorno, e app e tutorial non potranno farlo riemergere. 

Questo secolo di diteggiamenti e non più di mani, è il capolinea del progresso, il muro del rimpianto dalle cui crepe escono sfaccendati ortotteri prodotti da start-up  del nulla, adoratori delle invenzioni di Matrix, convinti, da imbecilli quali sono, che il sapere trasmesso da secoli con contorno di sudore, calli, tormenti, successi e fallimenti, possa essere caricato come un software nel loro minuscolo cervello, meno utile di quello di un moscerino della frutta.

                                                                     ♱servo inutile♱


giovedì 7 novembre 2024

Non illudetevi...



I DEM-oni assorbiranno il colpo; è solo una battaglia; la guerra tra Gog e Magog durerà fino alla parusia.

Non è pensabile che il Male esca dal tavolo verde: la sua specialità è il bluff, il camuffamento.

Oggi, una parte dissidente dell'élites, una parte minoritaria, esulta per un all in, in fondo, prevedibile.

Satana non ha a disposizione grandi geni, ma molti imbecilli sganciati totalmente dalla realtà: le risorse disumane di questo mondo decerebrato dal globalizzato pensiero debole, anzi, labile.

In verità, vi sono parecchi Joker alla guida di società che spostano denaro fisico, virtuale, criptico e risorse materiali, e sono pronti  a tutto pur di non mollare il governo planetario, costruito sul consenso indotto in miliardi di encefali,  privi di neuroni interconnessi.

Si potrebbe pensare a due percorsi, un paio di time-line secondo le strutture narrative della fantascienza:

1) la sopravvivenza di pochi eletti sovra-umani in un pianeta decontaminato dal sub-umano, attraverso un genocidio multifattoriale, pianificato e realizzato in un lasso di tempo che non superi il XXI secolo;

2) la sottomissione commerciale dei subumani attraverso l'intelligenza artificiale.

Terza via, ad ora, non c'è.

                                                         ♱servo inutile♱






martedì 5 novembre 2024

Trump... last, but not least



Il problema non è mai stato l'uomo solo al comando, ma il moralismo, puritanesimo, giansenismo censorio di coloro che si autoassolvono su tutto e su tutti e che impongono il bene assoluto, il loro, contro il male assoluto (tutti coloro che non sono e non la pensano come loro) e che, periodicamente, lo plasmano dalle loro viscere democratiche.

La democrazia, in verità socialismo autoritario camuffato da governo del popolo sul popolo per la libertà, uguaglianza e fraternità massoniche, è il prodotto interno lordo del ventre sordido e malato della società.

Stessa cosa è avvenuto e avverrà ancora  per la Chiesa cattolica monarchica che al suo vertice ha Cristo, ma se il suo Vicario si considera Cristo, il risultato si chiama sinodo perenne, una forma autoritaria che si spaccia per democrazia ecclesiale.

                                                               ♱servo inutile♱




lunedì 4 novembre 2024

Meglio Leone XIII di Ludwing Klages




Indubbiamente il Klages ha avuto il merito di smascherare la matrice progressista, modernista e immanentista che accomunava fascismo e nazionalsocialismo. Tuttavia da quegli ambienti, imbevuti di culti paganeggianti che inneggiano ad una natura "pensante", non possono che discendere derive pauperiste e anti umane. Mancando totalmente la prospettiva cristiana gli esiti non possono che sfociare in ecofilie orfiche, deliranti e distopiche. Lo sviluppo e il progresso, quando sono in armonia con il disegno divino, devono essere accolti come un dono. La libera impresa, il giusto guadagno da lavoro devono conciliarsi con l'attenzione alla carità, ai bisognosi e alla cura del mondo così come ci è stato donato dal Signore. Occorre non cadere nel luterano male radicale, irredimibile e disperato. In questo ci vengono in aiuto figure enormi della nostra Santa Chiesa, in primis Leone XIII; a questo proposito ritengo appropriate le sue ispirate parole:

"La società attuale, nel folle tentativo che fa per sfuggire al suo Dio, ha rigettato l’ordine soprannaturale e la rivelazione divina, si è così sottratta alla salutare efficacia del Cristianesimo, che è manifestatamente la garanzia più solida dell’ordine, il bene più forte della fraternità e l’inesauribile sorgente di virtù private e pubbliche. Da questo abbandono è nato il disordine che regna attualmente. Ritornare ai principi cristiani e conformarvi tutta la vita, gli usi e le istituzioni dei popoli, è una necessità".

La Parola rivelata ci offre tutti gli strumenti per vivere in armonia e letizia questa esistenza terrena, contemplando i misteri del creato, rifiutando l'ofitica sfida al divino, fonte solo di dolore e perdizione.

                                                 Marcusenor


venerdì 1 novembre 2024

Il gioco dei preti influencer e delle pecore allo sbando



Non passerà questo tempo di squittii.

A uomini come topi, in clergyman, mai mi abituerò: al vlogger consacrato preferisco il pangrattato, al presente sinodale, la traditio clericale che mi da più calorie. 

Mi ha preso una nausea  salivale, una certa indifferenza per il munus papale.

Ovili vuoti, pecore allupate, lupi appecorati: l'inverso regna e la frazione infinitesima, superba si erge a giudice dell'intero.

La normalizzazione del cicaleccio è il riflesso condizionato del chiacchiericcio da bar e un salace pois, un anagramma possibile per Apocalisse.

                                                            ♱servo inutile♱






mercoledì 23 ottobre 2024

Mestre divorata dal degrado post-cattolico


Una notizia, neanche a dirlo, del tutto fuorviante in quanto quella zona di Mestre - una volta quartiere elegante di passeggio e bei negozi - si è trasformata in una Kasbah multietnica... per lo più di islamici del Bangladesh e indiani. Gli italiani tentano di svendere e di sfuggire al degrado che sta letteralmente divorando la città. Degrado non solo economico e sociale ma soprattutto spirituale; è notizia di qualche mese fa la chiusura della scuola delle Canossiane nonché di tutti quei luoghi di espressione cristiana tradizionale. I fenomeni sono inversamente proporzionali e collegati tra loro, laddove viene meno il cattolicesimo cresce l'immiserimento del territorio, la perdita di identità e forme di depressione e di rinuncia. Alla luce di queste evidenze appare ancora più patetico il tentativo di creare artificialmente un ethos basato sul nulla o sulla pretesa di mettere insieme alchemicamente olio e acqua, inventandosi forme di comunitarismo estemporanee su modelli già falliti ovunque.

                                                         Marcusenor

mercoledì 16 ottobre 2024

Mazza, Don Mazzi!

 


"Non ho fatto il prete da impiegato del Padre Eterno"

Don Antonio Mazzi

Quanti sacerdoti nel giorno del giudizio diranno a Gesù Cristo: "Signore, noi abbiamo fatte prediche, celebrate messe, intese confessioni, convertite anime, assistito a’ moribondi". E il Signore risponderà: "Andate via, io non vi ho mai conosciuto per miei ministri, perché non avete faticato per me, ma per la vostra gloria o interesse".

(Commento a Matteo 7, 22 di Sant'Alfonso Maria de' Liguori) 


Il buon don Mazzi - forse anche lui preferirebbe farsi chiamare signor Mazzi - ci fa sapere che a novantacinque anni suonati, non si sente prete e afferma: "Se facessi il prete non sarei lì (in mezzo ai ragazzi) avrei da dir messa da una parte o confessare dall'altra...". 

Perfetto esponente del fenomeno dei preti impegnati nel sociale finiti col ripudiare la loro missione primaria ovvero predicare il Vangelo. Figli del nuovo corso conciliaristico, del donmilanismo, del comunitarismo e della sfigurata interpretazione in chiave materialista della dottrina sociale della Chiesa, si sono ritagliati spazi e addentellature politiche, curando con scrupolo interessi, potere e lauti finanziamenti. 

Dietro la facciata di "preti coraggio" con la scorta, primule rosse (colore che gli sta a pennello) e novelle "pasionarie", si nascondono abili manager di loro stessi, certamente ottimi imprenditori nel tessere feconde reti di rapporti privilegiati, nonché cedere alle lusinghe egolatriche e narcisistiche della società dello spettacolo. 

Appare chiaro che tutto questo non ha nulla a che fare con il ministero sacerdotale - tutt'al più la tonaca resta sempre un efficace passpartout - e certamente ciò non dispiace affatto al cattolicesimo di nuovo conio, che prima di tutto vuole essere attore ideologico, spogliato e neutralizzato dall'amore per Cristo, anzi, esso stesso promulgatore di una palingenesi spirituale atta a rappresentare il corso dei tempi in una chiave esclusivamente immanentista e anti dottrinale.

                                                        Marcusenor



Vorrei... un Dio più sostenibile

                                                   Che cosa sono io senza di Te se non la guida di me stesso verso l’abisso. (S.Agostino - C...