mercoledì 29 gennaio 2025

Chiamatemi Francesco, sarò il vostro Dio



Il vicario di Cristo, oramai totalmente preda del suo ego ipertrofico, oltre alle imbarazzanti interviste, sforna libri come un Bruno Vespa qualsiasi.

Piange il cuore assistere al mercimonio della figura sacra nel firmarsi in stile starlette di turno "Francesco".

Col senno di poi appare significativa la scelta del nomen imposuit, utilizzato per la prima volta nella storia, abbandonando la tradizione dei Benedetto, Leone, Giovanni, Gregorio, Pio. Il pontificato voleva essere ideologicamente di rottura radicale con il passato e con il futuro, non è un caso la capziosa polemica in merito alla necessità o meno di indicare il numerale ordinale da sempre attribuito ai primi pontificati, vedi Giovanni Paolo I. 

Numero progressivo che significa continuità e tradizione, eredità spirituale, rispetto e devozione per i predecessori ma anche desiderio di lascito dottrinale per i successori. Il gesuita Bergoglio è la perfetta e coerente manifestazione dello spirito del tempo e non dello Spirito Santo. Un pontefice militante imbevuto di teologia marxista, terzomondista, pauperista nella peggiore accezione. Una Chiesa povera o meglio dire una povera chiesa che ha accelerato con decisione nella strada segnata dal Vaticano II ormai sessanta anni fa.

Bergoglio è, ahinoi, il pontefice regnante, non un impostore - con buona pace degli speculatori interessati a farsi pubblicità - perfetta incarnazione di una stagione culturale e teologica, della trivialità della sub-cultura pop, del post-modernismo, del pensiero debole, della ferocia travestita da buonismo. Il mix di conformismo alle narrazioni dominanti - sottile, perversa, gesuitica cattiveria - è semplicemente agghiacciante; per non parlare delle uscite a dir poco infelici, intrise di volgarità, squallore e della manifesta idiosincrasia per il prossimo, oltre al totale disprezzo per tutto ciò che è sacro, simbolico, rituale.

                                                       Marcusenor


Nessun commento:

Posta un commento

Vorrei... un Dio più sostenibile

                                                   Che cosa sono io senza di Te se non la guida di me stesso verso l’abisso. (S.Agostino - C...