Un accoglione, degradazione di accogliente a scroto pacivendolo, mi scrive: "La direzione della biblioteca della Grande Moschea a la Mecca, destina una stanza privata agli studiosi cristiani che desiderano pregare la Liturgia delle ore e il Santo Rosario."
Gli rispondo: "Forse ti stai confondendo: è la bilioteca del Vaticano che ha destinato una stanza privata per gli studiosi islamici che desiderano pregare rivolti verso la Mecca. Alla Mecca è impedito l'ingresso di chiunque non sia musulmano. In Vaticano sono ammessi soprattutto atei, ex-comunisti, estremisti anti-cattolici, anarcoinsurrezionisti boia dei presepi e dei crocefissi in luoghi pubblici, abortisti, genderisti, pianificatori della fine della cristianità inzuppiti fino alle ossa di ecumenismo tafazziano."
L'accoglione replica con sicumera: "L'ho letto su FanPage..."
Gli rispondo sfottendo, senza pensarci un attimo: " Pensavo l'avessi letto nel romanzo di Jane Porter in Greystoke, Orgoglio e prepuzio."
Lui attacca una litania Austen da professorino di lettere e io mi rendo conto di aver praticato disonestamente una circoncisione di incapace.
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