Come si fa a parlare con qualcuno se ad ogni espressione verbale corrisponde un riprovevole comportamento?
Non bastava il manuale DSM delle malattie psichiche a farci credere tutti disturbati mentali?
In una granitica solitudine avulsa da ogni sentimento per l'altro da sè, è possibile starsene in santa pace?
Il dialogo è divenuto farneticazione e insulto insulso, acefalo.
Si allungano le liste di proscrizione, le fila dei buoni da difendere e dei cattivi da uccidere sotto l'enorme ombrello fascista.
I buoni a prescindere sono liberi di compiere ogni atto criminale, i cattivi devno morire senza appello.
Come salvarsi?
Come far finata di essere normali?
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