Vi sono altre cose, fratelli carissimi, che mi rattristano profondamente sul modo di vivere dei pastori. E perché non sembri offensivo per qualcuno quello che sto per dire, accuso nel medesimo tempo anche me, quantunque mi trovi a questo posto non certo per mia libera scelta, ma piuttosto costretto dai tempi calamitosi in cui viviamo. Ci siamo ingolfati in affari terreni, e altro è ciò che abbiamo assunto con l'ufficio sacerdotale, altro ciò che mostriamo con i fatti. Noi abbandoniamo il ministero della predicazione e siamo chiamati vescovi, ma forse piuttosto a nostra condanna, dato che possediamo il titolo onorifico e non le qualità.
(Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio magno, papa)
Aboliti i 10 comandamenti, per la gioia di molti cattolici, il Vaticano si aggiorna e ci aggiorna in materia di liturgia penitenziale. Nel confessionale - ma non era in previsione un allineamento protestante che da Lutero in avanti rifiuta il sacramento della riconciliazione? - si dovranno denunciare, ad esempio:
1) il peccato di incredulità rispetto al climate change di origine esclusivamente antropica;
2) la propria intolleranza verso l'invasione immigrazionista di matrice islamica:
3) la non disponibilità all'inclusività sociale e di genere:
Mi fermo qui, perché il ridicolo emerge in questo neo-decalogo ricevuto dalla chiesa, non da Dio, ma da Kamala Harris e sodali sparsi tra Hollywood e Kiev.
Dulcis in fundo, il peccato contro l'ascolto, la comunione e la partecipazione di tutti che, in maniera nemmeno tanto velata, significa non accettare supinamente ogni eresia adorata, propalata e imposta dalla CEI, con firma acclusa del pontefice, in ogni ordine e grado ecclesiale.
Si dice dittatura, ma la si chiama sinodalità.
♱servo inutile♱
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