venerdì 4 ottobre 2024

La prima atomica russa sarà lanciata sui poli terrestri




Sarà un tonante avvertimento e avverrà prima della fine dell'anno.

Da lì in poi, meno di 60 secondi ci separeranno dalla fine del mondo, secondo l'orologio dell'Apocalisse.

Che fare?

Il modo cinico per eccellenza è bruciarsi tempo e denaro in sollazzi mai provati, salute e sostanze permettendo, evitando le crociere per non essere coinvolti in orribili spettacoli postprandiali di bassissimo profilo. 

Quello più codardo, ma anche sensato da un punto di vista radioattivo, è suicidarsi, possibilmente senza coinvolgere chi non è d'accordo (e qui sorgono i leciti dubbi sulla capacità individuale di non violare coscienza e libertà altrui)

Per i resistenti, oggi resilienti attivi, bloccare dal basso le produzioni industriali di ogni genere, facendosi luddisti spietati contro ogni macchina che si muove o strisci sulla terra. Purtroppo, a causa di analgesia patologica collettiva dovuta a una iper-esposizione mediatica, tali "combattenti" non si trovano e non si riuniscono, in quanto serpeggia una convinzione generale che alla fine, qualcosa, non si sa bene che cosa, incepperà il meccanismo della discesa nell'inferno nucleare, come se ci si trovasse immersi nella scadente sceneggiatura di un serial sci-fi e low-cost lanciato su una mediocre piattaforma di streaming.

Per quelli passivi, incominciare a nastrare di giallo tutti i serramenti delle abitazioni, seguito di ore passate a farsi infinocchiare da survivalisti che non raccontano mai a nessuno come si fa a resistere per almeno un anno, senza ammazzarsi in bunker di 5 metri quadrati. (è sufficiente che la fossa biologica cessi di funzionare perché cominci la mattanza famigliare)   

Per chi crede agli alieni buoni, cercare disperatamente di mettersi in contatto con la Federazione Galattica dei Vigilanti.

Per chi crede in Gesù Cristo, sperare nella parusia.

                                                               ♱servo inutile♱


 

 



Nessun commento:

Posta un commento

Vorrei... un Dio più sostenibile

                                                   Che cosa sono io senza di Te se non la guida di me stesso verso l’abisso. (S.Agostino - C...