Così dice il Signore, che è il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato a vivere: "Io so che siete perseguitati e ridotti in miseria, ma in realtà siete ricchi. So che parlano contro di voi alcuni che pretendono di essere il popolo mio, ma non lo sono, perché sono seguaci di Satana".
(Apocalisse 2, 8-11)
Nel tempo delle apostasie dichiarate apertamente e senza alcuno scrupolo dalla alte autorità ecclesiastiche, osserviamo con sconcerto i cosiddetti "controinformatori", sedicenti cattolici, promuovere petizioni online finalizzate ad invalidare il conclave del 2013 (sic!), contestando la sede vacante nel soglio petrino.
Nei tristi tempi che stiamo vivendo anziché pregare, espiare e volgersi allo Spirito Santo, si sostengono iniziative acchiappa click, buone a vendere libri e ottenere qualche iscritto sui social.
Anche in questo caso, esattamente come per le inquietanti derive dottrinali di questi ultimi decenni, viene da chiedersi se vi sia autentica buona fede. Oppure, banalmente, la società dello spettacolo ha invaso ogni ambito, come una colata di fango, riempiendo ogni anfratto della mente e della ragione.
Ma i nostri eroi si rendono conto che il loro agire va esattamente nella direzione auspicata e sollecitata dall'attuale pontificato "impostore" ovvero una Chiesa sinodale democratica, dove si decide per alzata di mano e con il televoto?
La famosa "tenda allargata" altro non è che una riproposizione dell'uno vale uno, del "chi sono io per giudicare", delle piattaforme grilline e dei referendum pannelliani: un modo subdolo di aggirare i tormentosi percorsi dottrinali risultato di preghiera e Santa ispirazione.
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