Siate
forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché
il Signore tuo Dio cammina con te…(Dt
31-6)
Un
giovane cantautore presenta il suo "manifesto per il
cambiamento", progetto pervaso di buone intenzioni e buoni
sentimenti, confezionato con le doverose grammatiche imposte dallo
spirito dei tempi. Il cambiamento proposto ha tutta l'aria
dell'ecumenismo buonista "à la page", infarcito di slogan
generici e vuoti che vuole piacere a tutti, proprio per la sua natura
innocua e sterile; il solito proponimento laico e agnostico che
volutamente ignora le vere questioni dirimenti che incatenano l'uomo
moderno in un eterno presente senza passato, gettandolo nel
disorientamento apolide e sans frontières di "Fratelli tutti".
Le
nuove mistiche si appoggiano placidamente al sistema che, a parole,
asseriscono di contestare; gli argomenti, oggi considerati scorretti
e fastidiosi, si evitano accuratamente, non sia mai dispiacere a
qualche gioachimita con il potere di boicottare un'ospitata a San
Remo o al prossimo salone del libro o al concerto di Natale in sala
Nervi. Non vi è traccia della fede, medicina di tutti i mali dello
spirito, del corpo e faro della sana humanitas, mentalmente
equilibrata e forte, capace - grazie alla Santa dottrina - di far
fronte agli ontologici accadimenti della condizione terrena.
La
cultura spirituale dei Santi e dei Beati è totalmente scomparsa dal
linguaggio e dal pensiero contemporanei; soppiantata da pseudo
teologie liquide adattabili a tutti i gusti ed esigenze. Non è
l'uomo che si adatta al Verbo ma il verbo si adatta all'uomo
attraverso surrettizie e bituminose operazioni di manipolazione
semantica. Il
vero, autentico e coraggioso cambiamento è ritrovare Cristo, ovvero
la Verità di ciò che è assolutamente, con il conseguente rapporto
di devozione e gratitudine della creatura nei confronti del proprio
Creatore.
Marcusፒenor
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