Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti
nella preghiera.(Romani 12:12)
In alto, una crisalide d’azzurro erompe da una variabilità grigia
del mondo fluttuante.Attendo un miracolo di fiamme tra le mie costole?O è il mio spirito che cerca un pretesto per divampare in una
sagitta ignea?Ancora una brina leggera m’imperla il cuore, poiché l’ascolto e
la lettura delle definizioni vergate in font Times New Roman
su maxi schermo, a una distanza di sicurezza tra il dire e il fare,
non mi appaiono ancora propedeutici a una disciplina mistico-liberale
per entrare, già in questa valle di lacrime, nel Regno dei cieli in
mezzo a noi.
Mi forgiano nel pio e consapevole esercizio del sacrificio di lode,
che in segreto offro ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, la
contemplazione dei misteri del Santo Rosario ricomposti in rasi
policromi sulla lava spenta del pavimento claustrale, la Santa Messa
e l’Adorazione del Santissimo.La mia flebile rapsodia respiratoria, asincrona rispetto al sali e
scendi diaframmatico degli altri adoratori, accompagna il
contrappunto della mia nuova condizione interiore tra le sinuose
curve del tempo, sulle quali s’inerpicano le volontà di ognuno
fino al limitare dei vespri, prima che l’oscurità labiale della
notte non baci quel che resta della luminosa curva dell’orizzonte.
E fu sera e fu mattina…
♱ servo inutile♱
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