giovedì 8 giugno 2023

Mostruoso egotismo, mania ossessiva, introversione

                                             

 

Devo potere, devo vincere la nevrosi, l’amore, la disperazione.
(Da “Ho scelto l’oppio” di Banine)



La mia anima era malata, il mio cuore straziato.
Accadde a Natale, come accadde a Paul Claudel, ch’io mi commossi al canto del Magnificat e ancora mi commuovo.
Vi sono malinconiche compiacenze, il crogiolarsi nella lamentazione, alle quali la carità paolina non è certo sorda, ma il mondo dei coach della motivazione, sì.
Si scelgono gli psicologi invece dei confessionali, perché sono stati abbandonati, perché i confessori non sono all’altezza dei loro antichi predecessori, perché il sacramento della riconciliazione è gratis, e ciò che non costa nulla è meno attendibile di una consulenza da 100 euro l’ora.
Leggo il diario della conversione di Umm el-Banine Assadoulaeff, stanca di vivere inglobata da se stessa, pronta ad innamorarsi perdutamente di Cristo, ma non ancora del tutto sconfitta dall’aridità sentimentale di un uomo che lei ha rivestito della sua malata, femminile idolatria.
Scegliere tra l’amore sacro e l’amor profano, è decidere di rinnovare le promesse battesimali, così stoiche da indurre alla fuga chiunque esalti la sfrenata concupiscenza sull’altare del proprio sano egoismo.
Che male c’è? Satana sussurra.
Infinitesime crepe ad ogni sperticata e immotivata lode ai pargoli contemporanei, si divaricano in squarci profondi dell’anima, permettendo al veleno del mondo, dall’adolescenza alla prosecuzione indefinita della stessa, di penetrare in un abisso di melliflue consolazioni terrene, corollari d’accidia a un impercettibile disgusto per la vita.

♱ servo inutile♱

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