Le varie preghiere, le varie novene, i vari pellegrinaggi, le
varie settimane per l’unità dei cristiani senza l’Eucaristia
sono aria fritta.
(Beato Carlo Acutis)
Sulla via polverosa del sacro cammino evangelico per l’unità dei
cristiani, alla ricerca della mano affettuosa della SS. Vergine
Maria, schiene di santi giganti mi anticipano e generosi
si girano verso i miei passi.
Mi offrono la mano per condurmi fuori dai turbini d’aria che il Maligno si diverte a gettare sulla strada.
Le sferze ventose mi costringono spesso a piegarmi, a nascondere
occhi e labbra, ma non lascio il tracciato, guidato, ormai, solo dal
battito dei meravigliosi Cuori ai quali mi sono consacrato
rinunciando a Satana, al mondo, al peccato e a me stesso.
Mi è sufficiente intravedere il trafiggere della vera luce il velo
di nuvole al silicio che tenta di soffocare e ammorbare il respiro,
per sapere che la fatica di restare sul duro e stretto sentiero è
la scelta della Croce, l’unica scelta possibile, l’unica giusta.
Afferro, tra dubbio e rassegnazione, tra disperazione e speranza, tra
il giorno e la notte della fede, mani calde, forti, morbide che mi
conducono quasi cieco verso quelle di Gesù e Maria.
A volte perdo la presa, preda delle mie angosce interiori ed è
allora che affiorano, come un reflusso d’anima sulla mia lingua, i
frammenti della Parola che, un tempo, assiso distrattamente in faccia
alla Sacra Mensa, non comprendevo, ricusavo, trascuravo, non
riconoscendone quel potere salvifico che ci avvolge prima di
comunicarci con il Cuore Eucaristico.
San Newman canta per guidarmi dalle tenebre verso la luce, come altri
viaggiatori già rifulgenti della Gloria dell’Altissimo, cantano: “
I Padri mi fecero cattolico ed io non intendo buttare a terra la
scala con la quale sono salito per entrare nella Chiesa”.
E di questa lode intendo Maria, Scala di Giacobbe e Porta del Cielo.
♱ servo inutile♱
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