martedì 23 maggio 2023

Pregare e non ottenere

 

 

Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione
 (Matteo 26:41)

Scambiare la Tua adorazione, mio Dio, per un mercanteggiare di comuni desideri posti alla base di una volgare pratica olistica, è un antico vezzo superstizioso che proprio là, ai piedi del Sinai, il tuo messaggero allevato da colti e potenti egizi, cercò di dissolvere ponendo, tra il Tabernacolo e l’Arca dell’Alleanza, sotto la Tenda Sacra, le tavole della Testimonianza.
Quanti tuoi figli ti hanno abbandonato perché alle loro suppliche non sono seguiti miracoli?
Pochi, invece, ti sono restati fedeli senza ottenere, senza chiedere niente per sé, semplicemente hanno desiderato passeggiare con Te in un nuovo Eden alla fine dei tempi, riconoscendo la loro colpa, la tua giustizia, il tuo perdono, il sacrificio estremo di Tuo Figlio, nostro fratello nella carne e l’Immacolato Cuore di Maria quale ammirabile altare dei sacrifici di lode e profumi.
A volte, tra le macchie che punteggiano il susseguirsi di stagioni, nei contorni rarefatti delle nebbie leggere che impacchettano di polveri sottili le nostre vite screziate di poche gioie e troppi dolori, trascorse a rovistare nei rifiuti di Te, giustifichiamo l’assenza di fede come grande evoluzione del pensiero e la fede, apparentemente privata delle tue divine risposte, con l’appartenenza ingiusta ad una casta di credenti inadeguati, apparentati con quel fratello che mal digerì il ritorno del figliol prodigo, con quel Caino del quale non apprezzasti le sofferte offerte.
Malgrado questa nostra incorreggibile miopia da ragionieri sentimentali, abituati alle manie crittografiche senza le quali sembra ormai impossibile loggarsi in ogni dove, le porte della tua infinita e ineffabile misericordia non hanno serrature, e nemmeno occorre bussare per oltrepassarle, perché, alla fine di una qualsiasi di queste nostre vuote e tristi giornate, inanellate in quello che la nostra cecità spirituale chiama karma o destino, un cuore sinceramente affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.

♱ servo inutile♱


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