Gesù le disse: «Maria!».
Ella
si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che significa:
«Maestro!».
(Giovanni 20,16)
L’insinuatore
antico, il sobillatore di dubbi che fu il reggitore della luce,
decaduto per sua libera e orgogliosa scelta a sovrano delle tenebre,
tramuta in pece ciò che è oro, distorce il linguaggio umano perché
conosce quello degli angeli, e ci propone il culto del rovescio tanto
caro ai cabalisti e agli adoratori della disobbedienza.
Il
logos divino sembra, ai più, monotono e noioso; la ribellione,
creativa e multiforme.
Si
tratta, in verità, di un’imitazione inversa, vuota di potere
creativo, ricolma d’ entropia, priva di grazia.
È
facile, così, proporre lemmi alternativi, rivestirsi di titoli
usurpati all’umiltà, come mutare in maniera del tutto ininfluente,
la meravigliosa Rosa Mistica in rosa alchemica.
A
Miss Keta preferisco ancora la Santa Maria Maddalena raccolta in
preghiera nel deserto, come piamente si crede; scelgo la sua bellezza
discreta di cui godette, con purezza di cuore, il suo Gesù non
ancora Nostro, scelgo la sua freschezza femminea già provata dal
dolore sotto la Croce, ristabilita nella sua testimonianza della
Resurrezione, poi, anni più tardi, sfiorente tra le sabbie nel
segreto di una gioiosa e raccolta supplica per un’improbabile
assunzione in corpo e in anima.
♱ servo inutile♱
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