mercoledì 5 novembre 2025

Pensieri Zuppi di ateismo

 


Fine della cristianità (video-intervista del Corriere)


Di questa intervista l'aspetto che mi stupisce, più del contenuto delle affermazioni (ahinoi sconcertanti, ma ormai, ce ne siamo tristemente abituati), è sul come si esprime il porporato. Emerge un pensiero caotico, frasi confuse, iniziate e mai finite che si intasano una sull'altra prive di senso logico, il tutto seguito da un lessico approssimativo, pochezza nell'uso degli aggettivi e una grammatica da matita rossa, indecente per chi ricopre ruoli di così alto prestigio e responsabilità. Purtroppo, questo modo di esprimersi e di conseguenza di pensare e di agire è caratteristico di questa povera contemporaneità. Vige confusione e disorientamento di una mente che pensa a cento cose, ignorando le più importanti e pasticciando pure sul resto.

Lasciamo perdere poi la malafede e la poca onestà nell'affermare il carattere "inclusivo" e aperto alle critiche di Bergoglio - pace all'anima sua -  notoriamente uomo permaloso e rancoroso.

La Chiesa odierna - e non solo la Chiesa - è pervasa da questa anti logica, tutto è mosso da emotività e istintività irrazionale estemporanea; l'uomo moderno pare aver perso la bussola della ragione, della progettualità materiale e spirituale, della coerenza nei pensieri e nella azioni.

Il disordine morale e valoriale si riverbera tragicamente nel modo di comportarsi e di esprimere attraverso il linguaggio la propria personalità. Questa deriva si osserva a tutti i livelli anche tra i più "colti". Quella che oggi consideriamo classe "intellettuale" fino ad un secolo fa non avrebbe pulito le scarpe ad un uomo di modesta estrazione culturale. Questo lo possiamo notare in una qualsiasi professione e nella quotidianità, senza scomodare i grandi del pensiero, dell'arte e della dottrina.

                                                        Marcusenor


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