martedì 16 settembre 2025

Attestato di fedeltà alla merda


Le rivoluzioni sfociano sempre nel divoramento dei loro figli, ai quali, prima del taglio della testa, si fa trangugiare un bel po' di escrementi

(Servo Inutile)

Non c'è gruppo sociale, ammucchiata, direi, che non richieda ai suoi membri un attestato di fedeltà.

Non cè accolta, armata Brancaleone, direi, che non abbia i suoi eroi o santini.

Genuflessioni, endorcement, leccate di culo, assist, per non essere troppo raso terra, sono i costanti latrati, i credo dei cagnetti che non vogliono perdere prebende e posizioni sociali, che seguono la muta dei caporioni odorandone code e didietri.

Questo è il sistema dei veterani del vietato vietare a loro, ciò che vietano a tutti coloro che non sono "noi" e non stanno con loro, che oggi, dopo le pluriennali richieste obbligatorie di inchini per un tossicomane e spacciatore negro, tale San George Floyd, si indigna per le legittime manifestazioni di cordoglio per Charlie Kirk. 

Gli anelli della catena anarchica, ormai anal-chica, sono partiti dall'abolizione delle carceri, dei manicomi, delle scuole, del lavoro, della naja e della famiglia.

L'inversione dei valori o disvalori è direttamente proporzionale all'inversione di sesso e delle ideologie politiche, ma scambiando l'ordine dei fattori anarcoidi di chi ci fa la morale, il prodotto interno lordo non cambia: la merda.

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