Nessun uomo può vedere il volto di Dio e restare vivo
(Esodo 33, 20)
L'intelligenza artificiale ci "regala" una ricostruzione virtuale del Cristo desunta dall'immagine sindonica; apparentemente e stranamente - visti i tempi che viviamo - sembra un'operazione volta a celebrare la figura di Gesù, così com'era e come appariva nella sua forma umana. L'inganno a mio avviso consiste proprio nell'insistere sull'immagine fisica iper realistica del Redentore, snaturando la natura divina, collocandola in una dimensione mondana, quale mera figura storica, politica tutt'al più profetica, contrariamente a quanto avveniva nell'iconografia tradizionale dell'arte d'occidente e di oriente. Proviamo per un attimo a confrontare l'immagine tridimensionale fornita dalla nuova e avanzata tecnologia con il volto del Pantocratore del Rublëv piuttosto che nella "Resurrezione" di Piero della Francesca, dove appare universalmente chiara a tutti la rappresentazione del Credo cattolico, suscitando così in ogni fedele quei sentimenti di venerazione e amore per il Dio fattosi uomo.
I tentativi surrettizi di "desacralizzare" il Redentore e la Santa Vergine si rivelano come la missione posta dal regno del male in questa disgraziata epoca; tentativi maldestri che tuttavia non vanno sottovalutati e per questo devono essere riconosciuti e respinti con ogni forza al mittente.
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