sabato 6 aprile 2024

Ofitiche tentazioni

 

Or il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi

(Genesi 3, 1)


L'intelligenza - presunta tale - artificiale riproduce gli stilemi del pensiero empirista, tanto caro ai philosophe e agli inglesi di fine seicento. 

In questi l'uomo si nutrirebbe solo di "sensate esperienze", accumuli di dati raccolti negli anni che vanno a comporre una sorta di biblioteca di Babele necessaria ad elaborare strategie oltre a scelte vantaggiose e utili. La realtà diviene quindi mera statistica, ossia logica del probabile e dell'efficienza con cui queste informazioni vengono processate e razionalizzate. In tutto questo non vi è e non vi deve essere traccia di bene e male di giusto o sbagliato, i dati di esperienza sono neutri, a-valoriali e pertanto privi di colpa; l'unica condizione è la rapidità di elaborazione e sviluppo, ovvero mettere a frutto al meglio le suddette informazioni, al fine di trarne il maggior profitto possibile in termini di competitività, performance e capacità di essere appetibili sui mercati. Infatti, alla base di tutto, vi è sempre una logica mercantile, imprenditoriale, economica.

Gli esperti ammoniscono che è inutile tentare di fermare il "progresso" portato dalle nuove tecnologie, anzi, occorre cavalcare la tigre e farsi trovare pronti. A nessuno dei corifei del sol dell'avvenire e tanto meno ai teologi à la page passa per la testa di ricordare che esistono condizioni prenatali di conoscenze "innate", tradotte di generazione in generazione attraverso un logos spermatikos o per meglio dire un "DNA spirituale" per pervade gli uomini di ogni tempo e che è iscritto nella nostra memoria ancestrale da colui che tutto può. Un intelletto agente che ispira e muove le nostre azioni e pensieri, guidandoci all'ordine del bene e alla buona volontà.

A mio modesto avviso è proprio in questi contesti che appare grave la mancanza di voci elevate e autorevoli spiritualmente, capaci di interpretare il nuovo corso e di riportare il dibattito sui necessari binari dottrinali e teologici.

La fede ci permette di osservare le evoluzioni o le involuzioni del mondo forti di una "armatura" inscalfibile, a protezione dalle ofitiche tentazioni foriere di perdizione e disperazione.

                                                      Marcusenor 

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