Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo?
(Giona 3, 7-9)
Ora che la Pasqua è terminata, quella del memoriale, resta l'eterna Croce che sovrasta il mondo che ruota esausto sul cardine della servitù a Satana.
I melliflui che bramano la misericordia di Dio senza impegno, senza cooperazione alla salvezza, si sono disfatti di quel sacro legno e peccano, peccano forte come gli eresiarchi stanno loro insegnando fin dal giorno successivo alla Resurrezione.
Il simandron viene picchiato con il martello: è l'ora del pentimento, dell'espiazione, della riparazione.
Quale comportamento assumeremo d'ora in poi, come i sodomiti o i niniviti?
♱servo inutile♱
Nessun commento:
Posta un commento