domenica 31 dicembre 2023

2024... un anno aborto di quello precedente.



Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole.
(Qoelet 1,9)

Tra scoppi di risa e mortaretti, fuochi artificiali quanto le vite che si conducono e quelle che si spiano da angolature social, si continua inesorabili a sprofondare nelle malebolge terrene.

Stanotte, come in tutte le notti, nasceranno nuovi schiavi, nuovi padroni e forse qualche santo, ma di certo si soffrirà e morirà, ci si drogherà o ci si asterrà da certi cibi e certe bevande,  scivolando tra fame e ingordigia, sobrietà e ubriachezze, ricchezza e povertà, negli anfratti urbani del nulla.

Si ucciderà e si verrà uccisi, si stuprerà, bestemmierà, soccorrerà, cavalcherà, scriverà; si giocherà perdendo e vincendo; si  pregherà e ci si rifiuterà di credere, si amerà e si verrà odiati, si odierà e si verrà dimenticati.

Si ricorderà in schizzi di nostalgia tra i neuroni e le costole, serragli di cuori infartuati dall'ovvio esangue; ingrati, si sputerà veleno sul proprio scarno benessere, mordendo la mano della Provvidenza che ci ha nutriti, tenuti in vita perché potessimo ritornare a Dio, in un impeto di contrizione, anche se imperfetta, prima di essere derubati dal Ladro delle anime che verrà anche in questa ultima notte a riscattare il suo giusto credito, il suo spirituale bottino.

Ognuno, nel suo moto uniformemente accelerato verso l'ignoto, qualche cosa pur farà per rimandare un inevitabile suicidio assistito. Meglio un like in più, in questa notte da orchestrali sul Titanic, che la sicura misericordia divina, conseguenza di un sincero pentimento per quello che siamo divenuti sotto l'egida della bieca e mitomane egolatria.

Infatti, sullo scafo del transatlantico operai sacrileghi incisero, per sfottere gli irlandesi cattolici e spinti dal vento progressista e scientista che soffiava in un Occidente resosi orfano del Cielo per un'anarchia spirituale superba, originata nel 1789: "Nemmeno Cristo ti potrà colare a picco..."

Cosa che avvenne la Domenica in Albis tra il 14 e il 15 aprile del 1912 in un algido silenzio, lo stesso silenzio che un attimo prima della mezzanotte chiassosa, nel 98% delle terre emerse, regnerà  stanotte, contraltare dello sconclusionato vociare scorrente nei milioni di chilometri di cavi affondati negli oceani, intrappolati nel cemento di bassifondi e skyline... di vanità delle vanità.

♱ servo inutile♱





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