mercoledì 22 novembre 2023

Bevono da calici di morte

  


(…) se non siete presi da questa passione della razionalità a tutti i costi, come si è presi da alcol o dipendenza da potenze artificiali, se siete ragionevoli nel senso di non pretendere di tutto abbracciare del mondo con la sola ragione umana, allora siete portati a prendere in considerazione vie sovrumane per tentare di concepire una comprensione di questi strani tempi.

Philippe Grasset
Fonte e ©: ‘The Great Recette’, Dedefensa 29 ottobre
2023. Traduzione di G. Rouf.

I demoni si nutrono del corpo e del sangue di Cristo perché non sono atei.

Bevono da calici di morte e si presentano alle messe rovesciate, le cosiddette nere, per intercessione dei loro sacerdoti offerenti di vite innocenti che hanno venduto l'anima a Satana.

Lussuria, potere e denaro, carità, umiltà e povertà si fronteggiano da duemila anni.

I calici non sono mai vuoti e i banchetti dell'orrore sempre ricolmi di ogni nequizia.

Si può vivere un'intera esistenza pensando che il male sia solo banale e simbolico, e  l'uomo  un animale perverso fin dalla nascita, meritevole di un' ingloriosa fine malthusiana e transumana.

Ci si crogiola inventando il caos come principio del logos, quando intelligenze, anche poco superiori a quella di un lombrico, sono in grado di afferrare che dall'ordine sempre si procede, se non si interviene, verso l'entropia e non viceversa.

Ognuno si cerca le sue consolazioni, magre o grasse che siano, ma il risultato, cambiando l'ordine dei fattori psicodrammatici o teleologici, non cambia: aver scambiato il mistero d'iniquità con  un sensato mistero buffo ha fatto della mensa eucaristica un memoriale storico e delle mense demoniache un rito antico e accettato. 

Ci si prostra dinanzi all'Antico Serpente come sul tappetino da yoga e si eliminano gli inginocchiatoi dalle chiese.

♱ servo inutile♱



 


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