mercoledì 20 settembre 2023

Gnosi: pharmakon omeopatico e ofitico

 

                                                            

Chi non crede in Dio, non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a tutto. 

G. K. Chesterton


Ci mancava l'ennesimo video dello gnostico Sibaldi,
tutto impegnato a stilare decaloghi - mai numeri a caso nell'inversione della mano sinistra - alla ricerca della realizzazione e della soluzione dei conflitti interiori.
Siamo nei giorni oscuri,  nei quali qualche sciagurato pretende la cancellazione dai registri battesimali di chi non si sente più cristiano, invocando un sedicente "diritto all'oblio"... dello spirito.
Mentre dal primo gennaio di quest'anno, le curie tedesche si sono affrettate a correggere, sotto richiesta del battezzato, la variazione anagrafica sessuale secondo le direttive gender.
Non bastava la soffocante burocrazia con la quale si combatte quotidianamente, occorreva fare dei sacramenti una pastoia del tutto simile, che un giorno, per chi ha molto tempo da perdere in tali scemenze, sarà deviata verso reti di call-center per cattolici pentiti e impenitenti.
Nessun teologo si scomoda ad affermare inequivocabilmente che il bianchetto non funziona sull'anima  nè tanto meno sulla biologia umana, ma tant'è.
La new age è totalmente autoreferenziale e autocentrata. I fedeli cattolici, che così ancora si pensano, sono preda di confusione indotta o cercata. Dicono di avere fede anche quando frequentano  messe  dove  celebrano certi  sacerdoti del rinnovamento spirituale o di altra paccottiglia protestante  spacciata per novità liturgica. 
Lo stato di infantilismo e pedo-psicologismo delle pecore abbandonate dai pastori, le porta a cercare spiritualità "comode", consolatorie, portatrici di vie facili e seducenti in un belare sbandato per aridi pascoli eretici. Chi è disposto a portare ancora la Croce? Chi ad ammettere che questa neo-Chiesa rinnova incessantemente la terribile Passione del Redentore, per poi escluderla quale unica Via di salvezza omettendo la Giustizia divina nei sermoni ormai buonisti, tutto misericordia e assoluzione, senza bisogno di pentimento e confessione dei propri peccati? Chi ad accettare un benché minimo ed irrisorio sacrificio, rispetto all'infinita immolazione cristica? Chi a credere anche a una sola delle rinunce battesimali o del Credo apostolico?
Il male, la fatica, il non realizzarsi di tutti i capricci e desideri mondani risultano insopportabili per il moderno e aggiornato cattolico e non, abituato a trovare rimedio "farmacologico" a tutti i suoi affanni, partecipando il più delle volte a pellegrinaggi, ormai subcultura di un turismo wellness ed enogastronomico. Luoghi sacri dove ricaricare le batterie spirituali come a una colonna dove si connette un'auto elettrica.
Il pharmakon nella sua duplice valenza omeopatica e ofitica, capace di cura o di veleno, quando ci si allontana dalla sana pratica medicale che non deve mai dimenticare di essere strumento e non potere.

                                       Marcusenor - ♱ servo inutile♱


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