giovedì 10 agosto 2023

Inutile ignorare il Katechon

 

 Eritis sicut deus scientes bonum et malum


La cosiddetta scienza, giubilante e falsamente stupita, ci informa che la tecnologia dell’RNA messaggero (nomen omen) consente la modifica e la riparazione del codice genetico nelle parti alterate o danneggiate.

La notizia, che non sorprende coloro che avevano visto lungo già in tempi non sospetti, consente una serie di considerazioni con il senno di poi e una riflessione sull’importanza della bioetica rappresentata dalla morale cattolica, soprattutto quando si parla di intervenire nel miracoloso, delicato e proibito meccanismo generativo dell’esistenza umana.

L’albero della conoscenza del bene e del male non era accessibile ai progenitori dell’uomo; creatura ontologicamente limitata e impossibilitata nel “governare” con infinita saggezza un potere così grande, tanto da divenire pericoloso per la sopravvivenza dell’uomo stesso. Ciò nonostante la creatura non riesce a rinunciare a quello spirito “indomito” e tracotante che ha la pretesa di avvicinarsi e di sfidare il creatore.

Ritornando al tema iniziale, il desiderio di dominio della natura, della vita e della morte, percorre i secoli e si avvicina al punto di non ritorno. Lo si era capito fin da subito che la sospetta animosità verso i nuovi prodotti farmaceutici celava un malcelato desiderio di “provare” sul campo ed in larga scala gli effetti di tali progressi tecnobiologici; misurarne l’efficacia, ignorandone la rischiosa “immaturità” sperimentale, lanciandosi in un volo spericolato verso il sole sorretti da piume di cera.

Entrare nel DNA è il sogno morboso e non troppo segreto della contemporaneità; la stanza proibita rappresentata in Odissea 2001 dal Kubrick è collocata ai confini dello spazio in un non luogo, espungendone così qualsiasi riferimento al paradiso biblico. Prosaicamente qualcuno la definirebbe la “stanza dei bottoni”, la cui conoscenza consentirebbe un potere divino di generare o modellare a proprio piacimento l’übermensh di nietzschiana memoria.

Ammettendo per un attimo la realizzazione di tale proposito chi potrebbe fermarne la deriva verso aberrazioni etiche che possiamo ben immaginare?

Il barbuto Solone di turno ha stolidamente affermato che: “l’etica che pretende di impedire alla tecnica di fare ciò che può fare è patetica”; il nostro, colpevolmente o volutamente, ignora il katechon che trattiene dalla venuta dell’anticristo e dal castigo di Dio.

Ancora una volta è il Verbo rivelato che ci viene in aiuto; sono i comandamenti e la legge eterna,    nostre faci, torce che illuminano la notte e indicano la strada; è la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, nel corpo mistico in unione col Santo Padre e i Vescovi, ai fedeli tutti, ispirati dallo Spirito Santo, mossi verso il bene supremo, le buone azioni e la buona volontà.

                                                    Marcusenor



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