martedì 11 luglio 2023

Confraternite uccise dal comunitarismo postconciliare

 


perché se due o tre si riuniscono per invocare il mio nome, io sono in mezzo a loro…
(Mt 18:20)


Nel tempo dominato dall'individualismo sfrenato, dalla competizione e dal darwinismo sociale emergono, sempre più forti, aristoteliche esigenze comunitarie, o meglio, il naturale e istintivo bisogno dell'uomo di sentirsi parte di una polis, intesa, come insegnava lo stagirita, quale insieme di etica, tradizioni, lingua, costumi, suoni, educazione e di tutto quel "sentirsi" parte di un'eredità comune.
Fino a qualche decennio fa, elemento fondante e denominatore comune fu rappresentato dalla fede cristiana e da tutto il trimillenario patrimonio culturale, teologico e filosofico che ha forgiato l'uomo occidentale.
È curioso osservare, come, nella stagione in cui si esaltano proprio quei valori incarnati dal cosiddetto "miliardo d'oro", costituiti proprio dall'etica cristiana, successivamente tradotti in diritto positivo, si smantellino pezzo per pezzo proprio quei principi, per l'appunto fondati sul profondo rispetto per l'uomo, parte essenziale della comunità spirituale.
Il comunitarismo odierno assume sempre più i patetici caratteri di esibizioni forzate dello stare bene insieme, costi quel che costi.
Dai riti laici dell'inno stonato durante le partite nazionali, fino al comunitarismo postconciliare composto di slogan, yoga della risata o preghiere motivazionali.
Il movimento "collettivista comunitarista” lo troviamo in ben noti ambiti cattolici: marce, giornate mondiali della gioventù, raduni scout; per non parlare delle congreghe para-settarie in stile Bose, comunione e liberazione o Taizé.
Aziende e parrocchie, su fronti apparentemente opposti, organizzano lanci col parapendio, percorsi psicoterapeutici o castagnate in Val Filzetta. 
Il mantra del "dovere" civico e del rispetto per il prossimo assume connotazioni sempre più grottesche, a fronte di un orizzonte dominato da ipertrofici ego narcisisti, esaltati e adorati dalle stolte moltitudini che adottano, quale unità di misura, il like, il numero di visualizzazioni e la popolarità della divinità di turno.


                                                         Marcusenor




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