A chi potrai essere paragonato per la tua grandezza?(Ezechiele 31,1)
Osservo le gremite
navate del Duomo di Milano, ascolto un’omelia che almeno rimanda
tutto al giudizio e al compimento divino.Non spetta né a me,
né ad altri, giudicare il cavaliere ritornato alla polvere, secondo
la sacrosanta legge della livella del Marchese Antonio De Curtis.Soltanto, mi rendo
conto che sono ancora attuali le parole del santo di Pietrelcina: “
Se la gente capisse il valore di una Messa, ci sarebbe la ressa alla
porta delle Chiese per poter entrare!”Tutti comprendono il
valore o disvalore di una creatura fallace, destinata prima o poi alla
caduta, se il suo libero arbitrio, in armonia con la volontà divina e
la grazia, non lo toccano nel profondo.Pochissimi capiscono
quanto sia fondamentale, in ogni chiesa del mondo, entrare per
visitare in silente adorazione Gesù Eucaristia e Amore, segregato
fino al sacrificio dell’altare che si compie migliaia di volte ad
ogni apparente rotazione solare.Bandisco dal mio
pensiero ogni retorica sulla ricchezza, su quanto questa possa
allontanare dai celestiali beni di cui è padre dei poveri lo
Spirito Santo, e riconosco, come lezione di vita che valga solo per
me, mentre prego per quell’anima non più popolare, ora, di quanto non lo
sia quella di un misconosciuto ex abitante terrestre passato a migliore o a peggior vita, quanto veramente sia difficile spogliarmi di ogni cosa, soprattutto di me stesso, per accogliere l’infinito nella
finitudine dell’essere indegno che sono, ben prima di ritrovarmi
disteso in una bara.
♱ servo inutile♱
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