domenica 23 marzo 2025

Viscerali e irrazionali fanatismi che schiumano livore


Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia.

(Efesini 4, 31)


Le icone dell'intellighenzia dei tristi ultimi sessant'anni di storia ostentano il loro sapere imparaticcio, espressione dell'incultura post sessantottina, del sei politico, della scuola sindacalizzata apparato della sinistra nostalgica di un marxismo che non hanno mai compreso nella sua depravata essenza.

I "prof" e le vecchie cariatidi del cantautorato luetico - superati gli ottanta - in totale dissonanza cognitiva, si lanciano in pallide apologie della cultura occidentale, la stessa cultura vituperata fino a qualche anno fa. Blaterando di Socrate e di Shakespeare, dimenticano Cristo e le radici cristiane dell'Europa difesa in più occasioni dagli assalti della satanica fede islamica proprio sotto il vessillo del Redentore - se non fosse stato per quelle battaglie oggi le donne europee porterebbero il burqa.

Per non parlare dei Martiri cristiani tutt'oggi massacrati in Africa e in medio oriente nell'assordante silenzio delle "anime belle" vestali e coribanti dei valori dell'occidente.

Benedetto XVI fece sentire la sua voce quando i costituenti padri della neonata europa omisero di menzionare proprio le radici cristiane dell'unione - soppiantate dalla retorica laica, atea e social liberale - richiami purtroppo caduti nel vuoto, oltre ad investire il Santo Padre di critiche e attacchi anche da ambienti della stessa Chiesa di Roma.

Occorre tuttavia anche fare attenzione a non lasciarsi suggestionare dai corifei del cristianesimo steineriano ed evoliano, dottrine spurie imbevute di culti solari ed esoterismi rosacrociani oggi tanto di moda nelle cerchie governative al di qua e al di là dell'oceano e che nulla hanno a che vedere con l'unica e autentica fede paolina.

Fa specie e riempie di tristezza osservare la regressione culturale avvenuta in questo scorcio di secolo, la grossolanità del dibattito pubblico, la mediocrità intellettuale e teologica che permea ogni discorso travolgendo trasversalmente tutto e tutti a destra come a manca. Povertà mentale che si trasforma tragicamente in viscerali ed irrazionali fanatismi che schiumano livore, cattiveria, rabbia e l'inquietante sentore di desideri repressi di resa dei conti finale.

                                                Marcusenor


Nessun commento:

Posta un commento

Vorrei... un Dio più sostenibile

                                                   Che cosa sono io senza di Te se non la guida di me stesso verso l’abisso. (S.Agostino - C...