mercoledì 15 gennaio 2025

Neutralizzare la coscienza umana


E la macchina si fece uomo


E' significativo che il governo italiano abbia scelto Padre Benanti a presiedere la commissione sulle IA.

La notizia sconcertò i corifei della scienza, che si sono stracciati le vesti gridando all'oscurantismo medievale, quando invece, dovrebbero ben conoscere il ruolo fondamentale e l'attenzione posta dalla Chiesa nel campo delle scienze e del progresso.

I grandi pontefici, da Urbano VIII a Pio XII, sono stati stimati scienziati, nonché osservatori dell'evoluzione delle scoperte umane sul mondo e sull'universo.

La prospettiva offerta dal cattolicesimo oggi diventa sempre più urgente e necessaria, soprattutto per evitare derive ideologiche atte a trasformare il mezzo nel fine.

La tecnica deve essere prima di tutto strumento di progresso umano, restituendo una visione "altra" della conoscenza. Pensare che questi simulacri possano auto-sussistere, farsi da sé, non dipendere più dall'uomo è l'equivalente del Golem cabalistico o del Prometeo moderno che finirà col ritorcersi contro il suo "inventore". La tracotanza "creatrice" dell'uomo, che si fa dio e crea, è la via della perdizione; nella tragedia attica già preannunciata duemilacinquecento anni fa.

Occorre non cedere alla tentazione fantascientifica di sopravvalutare questi strumenti che, altro non sono, se non ordinatori di dati, capaci certamente di contribuire, nella velocità ed efficienza nel migliorare organizzazioni e gestioni, ma non certo in grado di "auto apprendere".

L'errore è pensare che questi possano sostituirsi all'uomo e al dono del libero arbitrio, ovvero della facoltà coscienziale, peculiare e unica dell'essere umano, di discernere il bene dal male. La sensazione è che, più che rendere "umana" la tecnologia, si voglia neutralizzare la "coscienza" dell'uomo, rendendo esso stesso un artificio utile solo ad accumulare informazioni, procedure, protocolli e comandi da eseguire meccanicamente e acriticamente.

L'eliminazione della prospettiva cristiana è il pericolo più grave che possa correre l'umanità futura, proprio perché l'alternativa proposta è la via verso la totale disumanizzazione, con la conseguente perdita di qualsiasi valore etico e spirituale.

                                                         Marcusenor

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