mercoledì 28 giugno 2023

Chiese affittate come balere

 





La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
(Matteo 21,13)

Capita sempre più spesso di assistere alla realizzazione di concerti e spettacoli all'interno delle chiese. La maggior parte delle iniziative riguardano proposte che nulla hanno a che vedere con la cristianità o addirittura, nel peggiore dei casi, sono espressione di ideali anticattolici.
Il tutto con il benestare di parroci, curie e arcivescovadi.
In una società dove cultura e arte vengono sempre più marginalizzate e le sale da concerto, nonché auditorium e teatri, sono appannaggio delle solite congreghe con tessera fucsia rosé in tasca, è comprensibile immaginare il bisogno del povero "esercito di riserva" di trovare asilo, talvolta contraddicendo le proprie posizioni atee o agnostiche.
La differenza salta subito all'occhio.
Impensabile anche solo immaginare la stessa pratica permessa in una sinagoga o in moschea.
Il liberalismo post conciliare ha prodotto anche questo: il sacro luogo "affittato" e alla mercé del capriccio, come una qualsiasi balera, dove, anziché inginocchiarsi, si sgomita per un posto più comodo e con la vista migliore, magari di fianco al Santo Tabernacolo, custodia e prigione di Gesù Eucarestia.


                                                             Marcusenor

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